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domenica 15 marzo 2015

Club del libro di febbraio- Muchachas

Riunione del 10 marzo.
Questa riunione più di altre è stata dimostrazione di come i libri possano essere 'strumento' di unione.
Trascorrere una serata al mese, con persone che prima di essere amiche ed amici, sono individui, diversi, ognuno con una propria vita, ognuno con un vissuto ed una propria, intima, curva della memoria.

Scegliendo di leggere Muchachas, di Katherine Pancol, abbiamo scelto di andare sul sicuro, una scrittrice affermata, voce narrante delicata e al contempo presente, temi forti, alle volte brutali e particolari mai lasciati al caso.
Il primo di tre volumi, che ognuna di noi ha deciso comunque di leggere, libro che racchiude la fine del percorso di una generazione (narrata nei primi tre libri dell'autrice, che, fortunatamente, sono nuovamente disponibili dopo vicissitudini editoriali che li hanno resi irreperibili troppo a lungo) e l'inizio di tre nuove storie.

L'autrice ci presenta le tre grandi protagoniste della trilogia, donne, forti e al contempo fragili, soffermandosi principalmente sulla vita, difficile e traumatica, di una madre sola, pur non essendo single, che si riscopre figlia, dopo esser stata madre della propria madre.

Come accade ad ogni riunione, siamo partite dalla narrazione e siamo giunte a narrare noi stesse, per prime, le nostre vite.

Penso che terminerò qui questo post.
Non perchè non ci sia nulla da raccontare, anzi.
Ma proprio perché ci sarebbe troppo da dire e preferisco rimandare le somme al momento in cui conosceremo, tutti, la fine della storia.

Il prossimo incontro sarà il 7 di aprile, un martedì con "Non temete per noi, il nostro futuro sarà meraviglioso" di Mario Calabresi.

Recentemente ho scoperto che questo libro non ha riscontrato un grandissimo successo, ma chi fra noi ha iniziato a leggerlo, mi ha detto che è decisamente bello. Personalmente non ho ancora avuto il tempo materiale per sedermi ed aprire il libro, ma non me ne lamento, anzi...

Allego un paio di foto che testimoniano il peccato preferito da noi lettori del club del libro.

(Il mio dolce ha per base uno strato sottile di torta composta da 3 uova, 20g di zucchero, due cucchiai di latte di soia e 180g di cacao, uno strato di panna montata con un cucchiaio di sciroppo al lampone, una spolverata di cacao e lamponi freschi. Ed è venuto decisamente buono.)


Il mio dolcino intatto


Il mio dolcino n2

Le migliori gelaterie della zona

I dolcini di Ilaria


GattoLettore


Aspetto nuove proposte possibilmente prima del 7 aprile, in modo tale da riuscire a pubblicare trame/recensioni e rendere più semplice la scelta.
Io propongo Baricco, La sposa giovane, anche se gli ultimi libri sono stati una delusione.

martedì 9 settembre 2014

un comunista in mutande

Per la terza volta sono stata "taggata"
 (si, l'ho proprio scritto)
in un giochino letterario che spopola su facebook.
Devi elencare dieci libri, non importa il genere, non importa che siano grandi capolavori, non importa nulla, insomma, che non siano i tuoi gusti e la voglia di condividerli con una lunga serie di amici virtuali.
Lo ammetto, a me questo gioco piace (altrimenti sarei fortemente problematica a metterlo in pratica per la terza volta...), per tre motivi principali:
  1. Mi sono resa conto di come i 'miei' libri, siano sempre diversi, ma comunque sempre gli stessi: c'è un filo conduttore che lega questi libri alla mia vita e a me. Forse non è evidente, ma in ogni libro c'è un pezzettino di me, della mia parte più stabile e formata, e di quella invece, in continua evoluzione.
  2. Ho scoperto nuovi libri, tanti nuovi libri, leggendo titoli scritti da persone delle quali stimo il giudizio.
  3. Dalle letture di qualcuno, si capisce spesso la sua natura. Non sempre, ma spesso si. (così facendo, sto confermando la mia natura tormentata e pallosa.)


"I dieci libri che sono rimasti con me e che qui elenco in ordine casuale, sono quelli che mi sono venuti in mente senza dover riflettere troppo. Come richiesto non sono "libri giusti" o grandi capolavori."

1-Ricordi dal sottosuolo F. Dostoevskij
2-Una stanza tutta per sé V. Woolf
3-Una donna spezzata Simone de Beauvoir
4-Sputiamo su Hegel Carla Lonzi
5-Le libere donne di Magliano Mario Tobino
6-Malinteso a Mosca Simone de Beauvoir
7-Il maestro e Margherita Michail Bulgakov
8-Due di due Andrea De Carlo
9-Dialoghi con Leucò Cesare Pavese
10-Io sono un gatto Natsume Sōseki


Vorrei riuscire a parlarne sigolarmente, 
amche se di alcuni ho già parlato apiamente, come per "Le libere donne di Magliano", "Una donna spezzata" o "I Dialoghi con Leucò"
(forse anche di "Una stanza tutta per sé"?).






"Gli ho gridato : 'è inutile che fai finta dfi essere così perfettamente candido verso il mondo, quando ti prendi tutto quello che vuoi come se ti fosse dovuto.'
Lo incalzavo da vicino con una voce esasperata, ma in realtà il suo sguardo aveva già minato la mia rabbia, me l'aveva trasformata in tristezza.
Guido ha detto :' Non c'è niente di così terribile, Mario. Janette non ha mai detto di essere la tua ragazza, non ho mai portato via nessuno a nessuno.'." 

pag 152 Due di due
"La storia di due persone
che hanno bisogno
l'una dell'altra per vivere
e per essere se stesse."



"La vita è in conflitto con qualcosa che non è vita.
Ma siccome è in parte vita, la giudichiamo come se vita fosse."
Virginia Woolf
Una stanza tutta per sé

"- Certo, la gente a cui è stata tolta ogni cosa, come tu ed io, cerca la salvezza presso una forza ultraterrena! va bene, sono disposto a cercare là!"

Michail Bulgakov- Il maestro e Margherita


"Che noia tutte queste storie sull'incomunicabilità!
Se si ha davvero voglia di avere un dialogo
con qualcuno, bene o male ci si riesce sempre.
Non con tutti, certo, con due o tre persone."

Malinteso a Mosca
Simone De Beauvoir

"In un certo senso, la sua confessione mi aveva rassicurata:
aveva una storia, tutto si spiegava!"

Mercoledì 6 ottobre- Una donna spezzata
Simone De Beauvioir


"Appena ritrovai una certa stabilità lo guardai in faccia, era il primo individuo appartenente alla specie umana che vedevo in vita mia. Che creatura curiosa, pensai, e quest'impressione di stranezza la conservo tuttora."
 Io sono un gatto - Natsume Soseki


"Vien da pensare che sia tutto intriso di sperma e di lacrime"

Dialoghi con Leucò- Cesare Pavese
(ho scelto questa per non rileggere tutto il libro stasera!)




In ogni caso, vorrei e avrei piacere che , chi passa sulle mie pagine, mi scrivesse cosa legga.
Un decalogo, così, solo per farsi conoscere.
E farmi conoscere.