sabato 17 giugno 2017

Interruzioni.

Gli amori che ti hanno interrotto.
Non persone, ma amori.
Quelli per cui avresti spaccato il mondo intero e affrontato demoni e costruito scale infinite e traballanti.
Non avresti lasciato che nessuno al mondo si permettesse di dire che ci fosse qualcosa di sbagliato.
Quelli per i quali hai sorriso a tutti coloro che non erano in grado di comprenderli.

Mi hanno interrotta.
Lasciata a metà.
Incompleta.

giovedì 15 giugno 2017

Scazzi.

E allora può capitare che durante uno scazzo si voglia urlare al mondo che non si ha più voglia di sognare.
Ed è come dire "da adesso in poi combattiamo ad armi pari, io non mi fido più, vivo benissimo in questo caos di arrivi e partenze, non lotterò più per far si che il brillare naturale dei miei occhi venga scambiato per pianto."


"Non dire cose delle quali poi ti penti!".
No.
Non me ne pentirò, perché nei miei momenti di scazzo viene fuori quello che penso.
E ci sono cose che urlo perché sono arrabbiata.
E ci sono cose che urlo perché non potrei non urlarle.
E ci sono cose che urlo perché le penso davvero ad alta voce.


Sono così stanca di credere a ciò che ascolto e a ciò che sento.
Ci sarà sempre una lontananza incolmabile fra ciò che sento e ciò che so e tutto ciò che urlo nasce dal dolore dell'illusione che vivo nel credere che il mondo possa essere differente da come sia.

Vorrei smettere di sognare, chiudere gli occhi e rendermi conto che niente nasce da niente,  non fidarsi è sempre meglio e quelli che vogliono fermarsi all'immaginazione, no, non ti vogliono poi davvero.

Le parole, le amo.
Ma poi, voglio i fatti.

mercoledì 14 giugno 2017

Parole.

E quante emozioni sono diventate le mie emozioni attraverso le tue parole e le tue emozioni?

Le parole sono cose.
E le puoi toccare.
Le puoi girare e rigirare, le puoi truccare, le puoi pensare e qualche volta puoi anche permetterti di pronunciarle.

Le tue parole sono cose che mi sfiorano e mi dipingono, mi illuminano e mi colorano.

Le tue parole sono emozioni che non appartengono più solo a te.

La tua libreria, il mio sogno.

L'ennesima incompiutezza, compiuta.

A metà.

Come mi sento io.

domenica 11 giugno 2017

Non altro.

Dedicato a te che ora ci sei e non ringrazierò mai di esserci.
Mille si da dire con le labbra  ed il no stampato in fronte dal giorno di quella ferita che fa fatica ad andarsene.
Un sogno che non è possibile contenere, un sogno che da forma alla realtà.
Non altro.