giovedì 30 marzo 2017

Chele.

Sono nata a giugno, col caldo, il sole, il mare e una pessima luna.
Sono nata a giugno e sono nata del cancro.
Sono anni che mi sento ripetere quanto questo segno mi caratterizzi e quanto io sia lunatica, sensibile, attaccata ai sentimenti, agli affetti, sognatrice, amante ed illusa.
Sono anni che provo a ribattere, ma non mi è possibile perché nonostante la mia voglia di contrastare, le stelle dicono il vero, sono un'illusa, piagnucolona e volubile.
Che palle essere come sono!
Ormai ci ho fatto l'abitudine, ma in certi giorni, vorrei prendere le distanze da me stessa e non sentire tutte le cose che sento e non soffrire tutto quello che soffro, vorrei poter non stare con me stessa e invece, ci devo stare.

Oggi ho ricevuto una pessima notizia sul lavoro che mi ha fatto fare i conti con il fatto che la morte sia morte, esista, ci sia e tocca tutti, prima o poi.
Non so come potrei reagire.
La sofferenza nel non poter più toccare, vedere, sentire, una persona che amo.
Di tutti i sensi, il tatto è quello che detesto di più, tatto e gusto, forse.
Non tocco spesso le persone, neppure quelle che amo di più, non sono stata educata al contatto e per me ha sempre avuto un ruolo strano: io consolo con il contatto, mi concedo con il contatto, ma non sono portata al contatto.
Forse la sarei potuta essere e forse di natura...ma poi non è più stato così.

Ora mi manca il contatto, non sempre, ma spesso.
Nulla che abbia a che vedere con il sesso, no, ma ci sono una decina di persone con le quali il contatto non è dolore, ma piacere, provo gioia nell'abbracciare la mia migliore amica, provo tenerezza nel coccolare il mio bimbo, provo amore e calore e lo trasmetto con le mani e con il corpo.

Una cosa così naturale, ma non per me.

Mi mancherebbe il contatto, mi mancherebbe abbracciarti forte.