domenica 7 maggio 2017

Amici e verità.

Negli ultimi giorni mi sono ritrovata a pensare a due grandi concetti vitali:
l'amicizia e la verità.

Quando si deve dire la verità ad un amico?
Quando la verità è gioiosa o quando la verità è meno gioiosa?

Proprio nel riportare una verità ad un amico, di quelli veri, ho introdotto l'argomento partendo dal fatto che la verità non sia unica:
esiste la mia verità, esiste la tua ed esiste una terza verità.
Di questo sono profondamente convinta.

Così come sono convinta che sia meglio essere sinceri ed accollare agli amici il peso di verità, anche quando queste verità coincidono con il tradimento.

Io avrei voluto che qualcuno mi mettesse davanti ad una dura verità, salvandomi dallo scontro frontale e rigido.

Ed ho deciso di essere portatrice di cattive notizie.

Oggi, mentre mi tingevo i capelli, mi sono resa conto che la quantità dei miei capelli bianchi è clamorosamente aumentata.
E nessuno me lo ha detto.

Tutti mi possono tranquillamente guardare la testa e a nessuno è venuto in mente che fosse il caso di dirmi qualcosa al riguardo.

Lo avrei apprezzato.
Molto.

Ma la mia verità è questa:
esistono amici, che si preservano dal dirti cose spiacevoli
ed esistono gli amici, che ti dicono esattamente come stiano le cose, proteggendoti.

Ogni tanto possiamo scegliere come essere, altre volte, no.