mercoledì 31 maggio 2017

Dialoghi.

- Soffro di dipendenza da giudizio.
- Non parlare difficile con me.

- I miei comportamenti spesso assecondano ciò che vuoi tu.
- Davvero?

-No.
-Ah.

- I miei comportamenti spesso assecondano ciò che tu vorresti tu.
- Ne sei certa?

- No.
-Eh.

-I miei comportamenti spesso assecondano ciò che io credo che tu vorresti da me.
- Ma veramente?

-No.
-Uh.

-I miei comportamenti spesso assecondano ciò che io credo che tu vorresti da me se io fossi in te.
-E quindi io non sarei io.
- Si, esatto.
-...

-Vabbè, ascolta, diciamo che io mi comporto come cazzo voglio, poi tu mi guardi male e allora penso di aver sbagliato tutto.
- Io non ti guardo male.
-Si, lo fai, ne soffro.
-Ma non ti guarderei mai male, forse sono solo stanco e interpreti male.

-Io interpreto benissimo. Tu mi guardi male, io ne soffro e poi me ne frego, perché in fin dei conti, non è che io possa stare tutto il tempo ad interpretare i tuoi sguardi e chiedermi che cosa faresti al mio posto se io fossi al tuo, pur rimanendo nel mio.
-Sembra il gioco delle sedie.
-Sono seria.
-Lo so, sai essere molto seria...
-Sono un'ironica.
-Sai essere acida...
-Incisiva.
-Decisiva.
-Vorrei essere imperscrutabile.
-Non ci riesci, non sei un'attrice.
-Oh si che sono un'attrice.
-Si, sei un'attrice, ma di quelle che non sa nascondere le emozioni, se sei arrabbiata si vede.
-Quindi sono una pessima attrice.
-No, ma non sai fingere nella realtà.
-Il teatro è reale.
-Ma non sei tu.
-Sono altro da me.
-Penelope tu non sai essere finta ed ogni volta che sei altro da te, hai sempre qualcosa di te.
-Il tic alla bocca?
-Smorfia.
-Bene.
-Non mangiarti le labbra, sono belle.
-Fatti i fatti tuoi.
-Acida.
-Decisiva.
-Incisiva?
-Dentista.

-Non mi piaci più.
-Si invece.
-No.
-Oh si.
-Oh no.
-Ti piacerò sempre.
-Mi piacerai fino a quando non avrò trovato un altro.
-Sono certo che lo troverai, ma io continuerò a piacerti.
-Non ne sono certa.
-Male, dammi un motivo per cui non dovrei più piacerti...
-Non sono certa di trovare un altro, sono ingrassata.
-Stai benissimo.
-Questa è una bugia, avete tutti paura che io mi metta a dieta e ricada nei miei disturbi, così mi dite che sto sempre bene e sono sempre bella e che devo mangiare e muovermi tanto. Sono una culona.
-Non sei una culona.
-Si, sono una culona e tu mi dici anche che sono acida.
-Sei acida, ma non è un buon motivo per smettere di mangiare, prova per esempio a...
-...l'uomo che voglio non posso averlo.
-Sono qui.
-Si, ci sei, ma non voglio averti .
-Perché?
-Perché ti avrei e poi non vorrei più averti e ne soffrirei e poi, se io mi concedo tutte le volte che tu mi passi accanto, che opinione avrai di me?
-Di una donna che mi vuole bene.
-No.
-Si.
-No.
-Perché?
-Perché se io fossi in te penserei che io sia una sciocca fragile donnina che si concede ogni volta in cui lo desidero senza nessuna stabilità.
-Ti concederesti a te stessa?
-Si.
-E cosa ci sarebbe di male?
-No, mi concederei a te, che sarei io. Non lo so. Comunque non ho detto che sia sbagliato, dico solo che per me è alquanto controproducente. E poi io non so cosa penserei di me se fossi in te che si relaziona con me mentre io sono io e sono anche te e sai cosa c'è?
Sono stanca di essere tutti senza poter essere me stessa, quindi ora ti dico solo un'unica cosa e poi non ne parleremo più.

-Dimmi.
-Non posso.
-Perché?
-Perché ora mi guardi male e mi sento giudicata.

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