mercoledì 31 maggio 2017

Compleanni.

Lo scorso anno per il mio compleanno ho chiesto una torta pesche e maraschino.
Invece mi hanno regalato un bel paio di cornoni.

Ecco.

Forse è per questo che sto organizzando tre feste di compleanno a sorpresa.
Per altri.

Tanto i compleanni con i numeri pari non mi piacciono.
Lo passerò sul divano a mangiare una sacher e a calcolare le calorie che devo ancora ingurgitare per diventare una balena.

Io, comunque, i massaggi anticellulite che mi hanno fatto tanto ridere, ho deciso di non usarli.

In fin dei conti mi piace conservare i ricordi.

E quello è il ricordo e il simbolo dello squallore: tutto ciò che non voglio essere nella mia vita.

Forse è per questo che mi diverto ad organizzare le sorprese ad altri, con palloncini, porte chiuse, urletti, regali, dolcini, nasi rossi di gommapiuma... faccio per altri quello che vorrei che qualcuno facesse per me. Poi non importa se non riceverò mai nulla in cambio, tanto va bene così.

Oggi ripenso a tutti i compleanni festeggiati con grandi cene in giardino.
Non sono mancata a nessuno dei presenti.
Quasi nessuno mi ha fatto gli auguri.
E quando mi incontrano per strada salutano a stento.

Non erano amici.
Non erano amici miei.
Erano amici di un ruolo che non mi appartiene.

Che triste.

Io questo non l'ho mai fatto.
Ho voluto bene quasi tutti ed ho ricercato anche nelle lontananze, una qualsiasi vicinanza.
Spesso l'ho trovata.

Forse mi sarei risparmiata, un po', non troppo.
Forse no.

In fin dei conti ci credevo davvero.
Alle cose che si dicevano e si facevano e si gridavano.

Ed ho vissuto attimi colmi di gioia con amici che non erano amici, ma qualcuno con cui condividere piccole gioie momentanee.

Va bene anche così.

Qualcuno mi è mancato, mi sono mancate le mie amiche.
Mi sono mancate tanto.
Forse erano legate a un momento.
Non mi piace vederla così.

Ma poi penso che il mio compleanno l'ho festeggiato tantissime volte:
quando S è venuta da Roma per perdersi fra i miei monti e mi ha riempito la casa di sole, gioia e consigli letterari.
Quando E è tornata da un altro stato e in un attimo anni di silenzio si sono cancellati perché tutto era esattamente come sempre, battute e affetto compreso.
Quando P ha vissuto insieme a me la prima notte in queste stanze e mi ha regalato tutto ciò che mi mancava.
Quando M da Napoli mi avvisa dei suoi rari ritorni e allora programmiamo liste di film che non vediamo mai, perché siamo logorroici.
E anche quando N si autoinvitava a montarmi le Malm.

Questo è il punto: gli amici sono quelli con cui condividi tutto senza vivere la distanza fisica, per me.
Poi c'era chi mi era vicino eppure era distante ed io, non sono stata in grado di accorgermene.

Sono piena di gioie ed è giusto cercare di rendere felici gli altri, anche per una sola sera.


Certo quando L organizza per sua moglie grandi sorprese romantiche, mi vibra il cuore, ma ci stiamo lavorando.



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